LETTERA PASTORALE DEL CARDINALE ARCIVESCOVO
Cari Sacerdoti e Cari Figli della Circoscrizione di Bobbio,
questa lettera è per abbracciarvi; dal momento in cui la Sede Apostolica vi ha unito con Genova siamo tutti egualmente membri di una stessa famiglia diocesana. Scendendo verso il mare, verso la regina dell’alto Tirreno, sarete in famiglia tra fratelli. Vi sarà utile la vitalità e la vivacità di iniziativa della grande Diocesi, la sua levatura culturale, il suo prestigio. Non posso nascondervi che quando una lettera della Sacra Congregazione dei Vescovi mi ha fatto sapere che Genova e Bobbio diventavano una unica Diocesi, sono rimasto sorpreso. Ma ho obbedito.
Mi sono però preoccupato subito di salvare la Storia di Bobbio, la personalità del suo territorio che per qualche secolo ha costituito il faro dell’Alta Italia.
E pertanto, coll’approvazione della Sede Apostolica, ho mantenuto a Bobbio la residenza del mio Eccellentissimo Ausiliare, che bene conoscete ed amate, la Cattedrale, che si chiamerà Concattedrale, il Venerando Capitolo e tutti gli Uffici ecclesiastici diventati parte dei similari uffici di Genova, nonché l’Azione Cattolica e il settimanale «La Trebbia». Viene rispettata e mantenuta la prassi propria del territorio Bobbiese e quanto per lunga storia di un millennio vi appartiene. Le funzioni vescovili continueranno come prima e la memoria di San Colombano non sarà mai oscurata: l’avremo Patrono comune.
Garanzia di tutto sarà la abituale presenza in Bobbio del Vescovo Mons. Barabino, che continuerà quanto ha fatto degnamente ed esemplarmente fino a questo momento.
Più vicini giuridicamente, saremo più vicini nella comune carità e nella volontà di operare per il bene comune, nello stesso eterno fine.
Vi benedico paternamente ed il mio pensiero, non meno del cuore, sarà sempre con voi.